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Agropoli: 200 firme per "salvare" Trentova

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07/07/2008
CilentoNotizie su GNews

Scende in piazza ad Agropoli il neonato Comitato Cittadino per la Difesa del Territorio "Trentova Non Si Tocca" per manifestare nuovamente il proprio dissenso verso le scelte in tema d'ambiente, dell'attuale maggioranza. Così, dopo aver chiesto all'Amministrazione Comunale di rinunciare ad ogni intervento edilizio nell'area di Trentova tramite dei manifesti, ora lo fa andando in strada per raccogliere le firme dei cittadini. Un banchetto è stato collocato nella serata di ieri, sabato 5 Luglio, in Corso Garibaldi, con l'obiettivo di sensibilizzare gli agropolesi (ma anche i turisti) sul tema e, come detto, di raccogliere firme a difesa del territorio di Trentova.

In circa quattro ore, volontari e dirigenti del comitato e del circolo Legambiente, hanno raccolto oltre duecento firme e non sembrano intenzionati a fermarsi qui. Nelle prossime settimane infatti, Legambiente e il comitato "Trentova non si tocca" torneranno in piazza per dire ancora "NO" ad ogni intervento edilizio nell'area protetta di Trentova e per chiedere al Parco del Cilento di "predisporre finanziamenti, progetti e mezzi per sottrarre alla devastazione e all'attuale degrado l'area di Trentova e del Monte Tresino, in accordo e collaborazione con le Comunità Locali, consentendo e programmando le attività ecocompatibili di richiamo ed interesse turistico per il reale sviluppo di Agropoli".

Ma Trentova non è l'unico tema di discussione: si parla anche del Porto, del Lido Azzurro e del problema spiagge:

"Chiediamo che si rinunci all'inutile progetto del traforo Porto-Trentova, dannoso spreco di enormi risorse pubbliche e vantaggio di pochi;

Chiediamo che venga riconosciuta la necessità di non sottrarre ulteriori spiagge da sacrificare alla realizzazione di nuovi approdi. Il porto da realizzarsi al Lido Azzurro causerebbe la irreversibile perdita di una importante risorsa economica ed umana costringendo migliaia di persone a trovarsi un'altra spiaggia o a fare il bagno tra le barche;

Chiediamo che si persegua il risanamento delle acque e della spiaggia della Marina, che si rinunci al nuovo ormeggio realizzato sotto la rupe, che si eliminino gli scarichi fognari illegali all'interno del porto e che si aumenti il controllo sul corretto smaltimento degli inquinanti prodotti dalle attività nautiche;

Chiediamo che l'accesso alle spiagge agropolesi resti prevalentemente libero;

Chiediamo che si modifichi il piano spiagge in adozione laddove prevede solo il 20% di spiagge destinate alla libera fruizione.

Chiediamo che le spiagge e le aree di costa rocciosa, tipiche del paesaggio care agli agropolesi restino libere, che si escluda la concedibilità a privati della costa dalla spiaggetta da San Francesco allo scoglio di Trentova; delle spiagette da sud di Trentova alla zona del Vallone, della Torre di San Marco e della Rupe di Agropoli;

Denunciamo - conclude la nota - la irresponsabile devastazione dei fiumi Testene e Solofrone colpiti dalla modifica dell'alveo e dal taglio integrale degli alberi e della vegetazione spondale".


Fonte: infoagropoli.it

 
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