Sorpresi dai paparazzi al largo delle acque di Sapri (Salerno), Fabio Fulco e Cristina Chiabotto trascorrono una giornata al mare a bordo della barca dallo stile spartano in barba ai mega yacht a cui ci hanno abituato i divi di casa nostra. Non a caso il mezzo di trasporto marittimo scelto dalla coppia reca il nome «Doce doce» che in napoletano significa dolce dolce, proprio come appaiono i due intenti a scambiarsi effusioni con Cristina decisa a far sorridere il suo Fabio che non sembra resisterle. E dire che i maligni all’inizio della loro love story ai tempi del programma “Ballando con le stelle” nel 2005, avevano etichettato il loro rapporto come un’abile strategia di marketing.
Ora che l’idillio è giunto al terzo anniversario saranno stati in molti a doversi ricredere riguardo al loro presunto feeling, anzi, la scelta di una vacanza così essenziale può solo dare vigore all’immagine dei due che, soprattutto la Chiabotto, hanno sempre difeso a dispetto degli ambienti “frivoli” che per motivi di lavoro frequentano.
EX MISS ITALIA - Sono note a tutti le dichiarazioni dell’ex Miss Italia riguardo alla sua carriera priva di macchia o scandali di vallettopoliana memoria, un vanto per la showgirl piemontese che ha più volte affermato di non essere mai scesa a compromessi per dare un’impennata alla propria frequentazione televisiva. Un’impennata importante però la avuta il curriculum televisivo della bella Cristina infatti, dopo Le Iene ed Rtv di recente è la nuova presenza femminile di “Controcampo”, programma cult per gli appassionati di calcio e che da anni vedeva impegnata Elisabetta Canalis. L’attore napoletano dal canto suo, dopo l’esperienza di “Vivere”, “Orgoglio”, “Incantesimo”, “Don Matteo 5”, “Il giudice Mastrangelo 2” e “Gente di mare 2” si è stabilmente affermato come uno dei volti noti del piccolo schermo italiano al quale alterna apparizioni cinematografiche tutt’altro che secondarie. Il successo però non sembra aver dato alla testa di nessuno dei due, e le immagini di questa loro giornata «doce doce» a Sapri (e non a Capri o Porto Cervo) ne sono la prova.