Obiettivi ambiziosi quelli del «Coordinamento meridionale degli assessorati provinciali all'agricoltura», che si è costituito da pochi mesi e si è riunito ieri in Molise per l'insediamento dell'esecutivo.
A Palazzo Magno sono arrivati i rappresentanti delle Province di Salerno, Benevento e Potenza, che con Campobasso compongono la «cabina di regia» del sodalizio, cui hanno aderito 27 enti. A fare gli «onori di casa» l'assessore Pierpaolo Nagni, componente del coordinamento, e il presidente della Provincia Nicola D'Ascanio, che dopo aver ricordato la vicenda dello Zuccherificio di Termoli ha invitato a «ripartire dall'economia reale», per rilanciare lo sviluppo, anche attraverso l'innovazione in agricoltura.
«Chiederemo al Ministero un marchio dei prodotti tipici del Mezzogiorno - ha annunciato il coordinatore Corrado Martinangelo, assessore provinciale di Salerno - per riaffermare il ruolo del «Made in Italy» nell'agroalimentare e ribaltare un concetto della politica troppo «nordista». Chiederemo inoltre di partecipare alla Conferenza Stato-Regioni, quando si parlerà di agricoltura, autonomie locali e federalismo». La presidente del coordinamento Anna Palladino, rappresentante della Provincia di Bari, ha insistito sulla necessità di superare le frammentazioni e i campanilismi, attraverso una progettazione moderna e integrata, «per evitare le varie crisi dell'olio, del grano e degli altri comparti produttivi». Il coordinamento tornerà a riunirsi nei prossimi mesi, utilizzando ancora la sede di Palazzo Magno.