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Con "Gente" la guida ai Borghi più belli d Italia: presente Castellabate

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04/06/2006
CilentoNotizie su GNews

A meno di due settimane dall'inclusione di Punta Licosa - Castellabate tra le 17 spiagge più belle del mondo su “Donna moderna”, la stampa nazionale torna a puntare i riflettori sul Comune cilentano. In allegato al numero n. 22 del 1 giugno di “Gente”, in edicola questa settimana, infatti, c'è la Guida 2006 “I Borghi più belli d'Italia”, tra cui figura anche il borgo medievale di Castellabate, di recente ingresso nella rete di eccellenza voluta dall'Anci per promuovere le piccole realtà di particolare pregio.

Assieme alla municipalità devota a San Costabile Gentilcore, IV abate di Cava, figurano solo altri quattro borghi campani, ovvero Albori, Atrani, Furore (in provincia in Salerno) e Nusco (nell'Avellinese), sui 105 inclusi a livello nazionale nel prestigioso club.

Il volume, in formato pocket, rappresenta un utile strumento e un formidabile veicolo di promozione turistica grazie ad un'organizzazione agile che ne agevola la consultazione. La guida contiene, infatti, tutte le notizie necessarie per conoscere aspetti inediti e sfaccettature di eventi storici, luoghi e personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia di ciascun paese. Ma si possono trovare anche particolarità dell'enogastronomia e dei prodotti tipici dei diversi luoghi.

In particolare, le informazioni di ogni borgo sono strutturate in quattro sezioni. Nella prima sono riportate le notizie di “accesso”, ossia i dati generali del Comune e una dettagliata cartina stradale. Nella seconda, denominata “Lo spirito del luogo”, viene delineato un ritratto del borgo a partire da ciò che più gli appartiene e lo caratterizza, le date più significative della sua storia, il “genius loci” ovvero l'essenza più intima del luogo e l'atmosfera consolidata da secoli che lo rendono unico e inconfondibile. La terza sezione, intitolata “Da vedere”, dà conto in modo sintetico delle emergenze architettoniche più significative. Infine, la quarta parte, “Piaceri e sapori”, cerca di identificare quanto di bello e di buono c'è nel borgo, tra piatti tipici, eventi principali, musei, ma anche artigianiato, gastronomia e ricettività.

Il centro storico di Castellabate, 900 abitanti sui 8.300 dell'intero Comune, è una rocca che si erge a 278 metri sul mare: su questa altura nel 1123 il quarto abate di Cava, San Costabile Gentilcore, originario di Tresino, decise di fare erigere un imponente castello. Intorno ad esso si sviluppò un elegante borgo che prese il nome di castello dell'abate o Castellabate.

Il centro storico conserva ancora oggi l'intricata tessitura propria dell'urbs medievale: strade e stradine, volte, brevi gradinate, palazzi e slarghi si susseguono senza soluzione di continuità, le facciate sono realizzate in pietra grigia e le case sono intercomunicanti.

Il castello voluto da San Costabile, divenuto il patrono della municipalità, non fu solo un luogo di culto ma anche un centro economico e sociale di grande rilievo. Da un'intuizione dell'abate partì una riforma fondiaria, portata a compimento dal beato Simeone, che mutò per sempre l'immagine del sito: affidò ai contadini la terra chiedendo solo l'impegno alla bonifica e alla coltivazione. Ben presto quello che era il territorio delle paludi e della malaria tornò all'antica vocazione dei commerci marittimi e della pesca. La ricchezza acquisita attraverso il commercio consentì ai proprietari terrieri e ai piccoli armatori di erigere preziose opere architettoniche.

 
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