Il libro di Michele Farinacci "Delitto d'onore a Civitella del Tronto - Don Carlo Pisacane e Gaetana Michilli" (Ediz. Duende), racconta una vicenda storica avvenuta nel 1843 a Civitella del Tronto (Teramo), che, prima dell'Unità d'Italia, era un paesino al confine settentrionale dell'allora Regno di Napoli e aveva una fortezza militare. In questa storia adulterina, il protagonista è l'Eroe Risorgimentale Carlo Pisacane, alfiere del Genio alla Fortezza, che conobbe Gaetana Michilli, filatrice, sposata a 15 anni con un bettoliere del luogo, più grande di lei di 16 anni!
Il marito, Emidio Fiorentini, scoprí il tradimento. Don Carlo Pisacane (il Don per le sue origini nobili!) scampó all'aggressione, ma la bella e giovane, accoltellata dal marito, fu ferita gravemente e morì tre anni dopo. Pisacane, fu ristretto nel carcere di Teramo per 5 mesi e poi tornò a Napoli, ove ebbe una storia d'amore intensa con un'altra donna coniugata: Enrichetta Di Lorenzo, con la quale fuggì all'estero.
Ebbene, questo libro del medico legale Michele Farinacci è, come scrive nella prefazione il dottor Antonio Esposito, alto magistrato in pensione, già Presidente della Seconda Sezione Penale presso la Suprema Corte di Cassazione, "un prezioso affresco, rigorosamente basato su atti processuali diligentemente acquisiti dall'autore, su come venisse, in quel tempo, amministrata la Giustizia". "Una Magistratura - continua Esposito-tempestiva, efficace, scrupolosa, al punto da disporre non una ma più consulenze medico-legali, per accertare se la morte della giovane donna fosse riconducibile alla originaria ferita ai polmoni, cagionatale con un coltello dal marito, ovvero da una sopravvenuta tubercolosi polmonare".
Un libro avvincente, quindi, che, secondo il dottor Antonio Esposito, "lega tra di loro la dolorosa vicenda umana con quella giudiziaria, definita con il contributo determinante della medicina legale".
V'è da aggiungere che i tre Collegi medico-legali resero le relazioni in tempi brevi. Venne anche riesumata la salma e le consulenze furono precise nel rispondere ai quesiti posti.
Dunque, secondo gli atti processuali : la morte avvenne per tubercolosi polmonare; non vi era nesso causale tra le lesioni e la morte della donna e l'azione non era idonea a produrre la morte della donna!
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