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Associazioni ambientaliste chiedono incontro al Vescovo di Teggiano Policastro per la strada del Cervati

Comunicato stampa

09012014 monte cervati
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venerdì 26 aprile 2024
Comunicato Stampa
CilentoNotizie su GNews

Le associazioni ambientaliste che si oppongono alla realizzazione della strada sul Cervati hanno scritto una lettera aperta a S. E. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro. Quello che segue è il testo della lettera.

Eminenza,

Le scriviamo per porre alla Sua attenzione una vicenda che molto ci sta a cuore e altrettanto ci preoccupa e per porle una domanda:

la tradizione religiosa e la “salvaguardia del creato”, possono essere sacrificate sull’altare del “turismo religioso”?

Ci riferiamo alla strada asfaltata in corso di realizzazione nel Comune di Sanza, sul Monte Cervati, dal bivio con la strada provinciale verso Rofrano sino in prossimità del Santuario della Madonna SS della Neve a quota 1820 mt slm.

Le autorità preposte alla tutela dell’area protetta, che hanno autorizzato i lavori su proposta del Comune di Sanza, sostengono che si tratti di opere di manutenzione di una strada comunale già esistente volte a mettere in sicurezza il tracciato. In realtà, la vecchia pista sterrata, realizzata a partire dagli anni ’60 per consentire il trasporto a valle del legname, verrà trasformata in una strada carrabile percorribile da pullman e da ogni sorta di utilitaria per incentivare sia il traffico veicolare privato sia il turismo organizzato, anche di tipo religioso. A tutti gli effetti, si tratta di una “nuova opera”.

L’amministrazione di Sanza sostiene che “lo sviluppo” del paese non possa prescindere da un uso intensivo della “risorsa Cervati” e che la presenza del Santuario della Madonna della Neve in cima al monte, insieme alla presenza di altri “attrattori” naturalistici a poca distanza dal tracciato, possano fare da volano per la crescita economica del paese.

La tradizione religiosa, insomma, viene chiamata in causa per giustificare una scelta che contrasta con ogni principio e con ogni buona pratica di salvaguardia ambientale, che solo delle autorità “molto distratte” hanno potuto avallare.

Come Lei sa, il tradizionale pellegrinaggio che si tiene ogni estate, da oltre mille anni, dei “marunnari” che portano a spalla la statua della Madonna, con la popolazione al seguito, sino al Santuario in cima al Monte Cervati, non ha nulla a che vedere con strade asfaltate e pullman Gran Turismo.

Il pellegrinaggio è, a nostro avviso, la genuina e commovente rappresentazione della fede e della devozione di un popolo che celebrando la Madonna rinsalda i suoi legami comunitari, onorando la Madonna del Cervati celebra il suo rapporto con la natura e con il Creatore.

Una Natura che qui, su questo monte, esprime tutta “la bellezza e la magnificenza del creato”.

Una bellezza da salvaguardare, perché fragile; perché tutte le forme di vita, animale e vegetale, presenti nell’area protetta del Monte Cervati, rappresentano un valore in sé e non solo un valore d’uso; un valore da trasmettere alle future generazioni, del quale noi non siamo i proprietari ma ne possiamo essere gli intelligenti custodi, come ci esorta a fare Papa Francesco nella sua Enciclica LAUDATO SI’ sulla cura della casa comune.

Eminenza,

noi pensiamo che la strada sul Cervati non vada fatta, che quest’opera vada fermata.

Abbiamo sottoposto al giudice amministrativo e a quello penale i nostri rilievi e le nostre contestazioni.

La realizzazione della strada, per le scelte progettuali, per i materiali impiegati, per le finalità dichiarate e per l’impatto antropico conseguente, cagionerebbe un sicuro e grave danno ambientale per la flora, per la fauna, per il paesaggio e provocherebbe dissesto idrogeologico. Un danno per tutta la collettività.

Anche sotto il profilo dello sviluppo economico, noi riteniamo che non sia questo il modo per promuovere e incentivare il turismo, sia esso naturalistico o religioso.

Riteniamo che per essere conosciuta ed amata la Natura vada in primo luogo rispettata, adattandosi ad essa e non violentandola, per promuoverne una fruizione veloce e consumistica.

Le chiediamo un sostegno morale, di rendere esplicita la posizione della Chiesa locale al riguardo, di aiutarci a creare delle occasioni di dialogo con la popolazione.

Confidando in una sua positiva risposta, La salutiamo cordialmente

I firmatari

ITALIA NOSTRA sezione Cilento – Lucano; FUTURA CILENTO – associazione per lo sviluppo locale equo e sostenibile; CAI (club alpino italiano) – Gruppo regionale campano; circolo Legambiente Stella Maris di Agropoli

 
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