''Quasi il 50 per cento dei depuratori comunali cilentani non e' a norma''. Lo afferma la Codacons Campania Onlus, che proprio in questi giorni ha inviato un 'Dossier Cilento', tra gli altri al Ministero dell'Ambiente e all'Unesco ''per denunciare gli abusi perpetrati da anni nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo in materia ambientale''. Il dossier elenca un gran numero di vicende, con numerosi contributi fotografici, da tempo denunciati dall'ufficio legale del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori). E tra i dati, emerge l'anomalia di ben 37 comuni inclusi nel Parco che da anni utilizzano depuratori non a norma. Nel dettaglio, stando ai dati ricavati dall'Arpac sulla depurazione dei reflui, ''25 comuni utilizzerebbero impianti sprovvisti delle necessarie autorizzazioni, mentre undici sarebbero completamente privi di impianti di depurazioni e uno solo risulterebbe in fase istruttoria''. Nei prossimi giorni, il Codacons avviera' l'iter necessario per acquisire tutta la documentazione relativa ai depuratori fuorilegge.