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Unimpresa: "La mozzarella non è un pericolo"

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27/03/2008
CilentoNotizie su GNews

"L'emergenza rifiuti e i controlli sugli allevamenti bufalini di questi giorni hanno accentuato la percezione dei pericoli che potrebbero derivare dal consumo di Mozzarella di Bufala Campana. Gli allarmismi però sono ingiustificati, in quanto i livelli di diossina rilevati nel latte in un numero irrisorio di aziende bufaline, rispetto alle migliaia presenti in Campania, sono del tutto irrilevanti ai fini della pericolosità per il consumatore. La tossicità è riscontrabile soltanto in casi di assunzioni acute e prolungate e in concentrazioni elevate. Se pure il consumatore ha ingerito in questo periodo mozzarella con valori di diossina oltre la norma, non essendoci state in esse le concentrazioni elevate di cui dicevamo, i pericoli sono praticamente inesistenti. Ugualmente possiamo continuare a mangiarla senza problemi. Questo non significa negare l'evidenza di un problema che esiste e va risolto al più presto. In questo senso i controlli effettuati recentemente dalle forze di polizia serviranno a fare chiarezza sulla qualità del latte usato per la produzione di mozzarella. Ma più di ogni altra cosa è importante evidenziare che l'azione di polizia ha dimostrato la inefficacia del sistema di controllo e di sanzioni all'interno della filiera bufalina. Più volte le Asl di Caserta avevano segnalato la presenza nel latte bufalino di valori di diossina oltre la norma e disposto degli interventi, ma le sanzioni non sono mai scattate. Soltanto quando sono partiti dei controlli nell'ambito di indagini contro la criminalità organizzata si è arrivato al sequestro cautelativo degli allevamenti sospetti.

L'auspicio è che le autorità preposte ai controlli possano ridurre la periodicità dei loro interventi in modo da monitorare continuamente la qualità del latte e, soprattutto, che a questi controlli, nel caso di esiti positivi, possano scattare subito i provvedimenti. In tal modo anche quei produttori che sono irregolari possano adeguarsi ai livelli previsti dalla legge e quindi contribuire in modo sano a produrre la Mozzarella di Bufala Campana, che è il più importante prodotto tipico della penisola e che ha sempre rappresentato il fiore all'occhiello sulle migliori tavole internazionali.

La terza edizione del Salone della Mozzarella di Bufala Campana, che quest'anno si terrà a Paestum dal 18 al 20 aprile 2008, potrà rappresentare l'occasione per fare definitivamente chiarezza sulle qualità certificate di un prodotto che non può e non deve essere penalizzato per il solo fatto che viene prodotto in una regione che, agli occhi dei più, è percepita come una regione inquinata, non distinguendo tra territori che, pur essendo nella stessa regione, sono distanti centinaia di chilometri e non hanno mai visto nelle loro strade la spazzatura che si vede in televisione. Sono questi i territori in cui viene prodotta la della mozzarella di bufala che arriva sulle tavole di tutto il mondo.

E allora necessario ed urgente che tutti gli Enti pubblici, dal Ministero delle Politiche Agricole, all'Assessorato Regionale all'Agricoltura, alle Province e ai Comuni interessati, diano il loro apporto per il rilancio delle produzioni casearie, soprattutto attraverso una massiccia campagna di informazione.

Occorre investire massicciamente in azioni promozionali per ricollocare un prodotto di eccellenza ed un territorio tanto apprezzati nel mondo. Il salone della mozzarella di bufala si propone di essere il veicolo principale da cui ripartire per comunicare la genuinità ed incentivare il consumo del prodotto, proponendolo innanzi tutto alle scuole e alle famiglie, e comunicando, la tracciabilità di produzioni che provengono da territori che non sono stati minacciati o inquinati dalle emergenze ambientali di cui è vittima la regione.

Il Salone della Mozzarella di Bufala Campana e del Made in Italy, grazie al successo delle sue due precedenti edizioni e all'eco avuta attraverso i media, è un evento riconosciuto in ambito nazionale ed internazionale, può divenire pertanto, in questa edizione più che nelle precedenti, uno strumento importantissimo per il rilancio della filiera bufalina e tutto l'agroalimentare e il turismo campano. Ma questo evento da solo non basta, occorre investire concretamente e non a parole in manifestazioni come questa e in altre azioni ad alto impatto comunicativo per ricollocare un prodotto di eccellenza ed un territorio tanto apprezzati nel mondo.Donato Ciociola.


Fonte: casertanews.it

 
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