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Dalla Regione tre borse di studio nel ricordo di Graziella Persico

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09/04/2008
CilentoNotizie su GNews

E’ già trascorso un anno, eppure sembra ieri , dalla scomparsa di Graziella Persico, ricercatrice di fama mondiale, compianta responsabile scientifica del Progetto “Parco genetico del Cilento” per la ricerca multifattoriale sulle popolazioni isolate del Cilento collinare nell’ambito del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il ricordo è sempre vivo, nitido, certamente incancellabile per chi ha vissuto con lei le vicissitudini, a volte conflittuali, della nascita dell’importante Progetto di Ricerca. Gioi, paese capofila, ed il Cilento soffrono la sua assenza. Troppo forte ed operativa la sua presenza nel territorio oggetto della ricerca per non lasciare traccia ed in particolare rimpianti per quello che si poteva fare e non si può più insieme a lei. Il suo breve passaggio nel Cilento, che continua l’annosa lamentazione, invece di rimboccarsi le maniche e darsi da fare, come insegnava la nota ricercatrice, ha significato una ventata di novità non solo a livello scientifico-culturale, ma anche sociale per il coinvolgimento delle popolazioni interessate e delle istituzioni chiamate a collaborare. L’intuizione di un turismo scientifico, avendo come esca la ricerca, per un ritorno economico necessario, è in parte ancora percorribile perché ben iniziato dalla Persico, che riuscì a coinvolgere intorno al suo Progetto illustri ricercatori che richiamarono nel Cilento i media e la carta stampata di tutto il mondo. E anche se è difficile immaginare la continuazione della ricerca senza la Persico, qualcosa si sta muovendo nel suo ricordo, per il sostegno qualificato e necessario del fratello Pasquale, ideatore del Progetto stesso. La Regione Campania, difatti, ha finanziato ed assegnato tre borse di studio nel ricordo di Graziella. Esse assicurano per il momento il prosieguo degli studi in attesa di ulteriori finanziamenti che devono consentire il coinvolgimento e quindi l’estensione della ricerca agli altri paesi facenti parte del Progetto, dopo Campora e Gioi-Cardile. Le borse di studio triennali sono state assegnate a Teresa Nutile, laureta in informatica, a Rossella Sorice, biologa, alla cilentana Daniela Ruggiero, anch’essa biologa. Le tre giovani ricercatrici hanno già lavorato nel Progetto e quindi assicurano continuità. Questo passo in avanti, che fa superare lo stallo, sicuramente sarà apprezzato da lassù dalla Persico, che vede il suo patrimonio non depauperato. Quel patrimonio di ricchezza scientifica, umana e sociale che con la operatività, la determinazione, le idee nuove, l’azione frenetica ed intransigente nel quotidiano gioiese aveva saputo creare, acquistando l’apprezzamento e l’affetto degli abitanti del luogo , tanto da farla diventare una di loro. Il Cilento ha necessità di questi personaggi, peccato che Graziella Persico vi abbia operato per poco tempo, per tentare l’inversione di tendenza che gli faccia, finalmente compiere il salto di qualità che le istituzioni, in particolare il Parco Nazionale, non riescono a rendere operativo.


Fonte: cilento.it

 
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