Serate a tema con degustazioni di piatti legati alle tradizioni natalizie, spettacoli di musica dal vivo e scene di vita di un borgo in attesa della natività nella kermesse “Natale al borgo”, organizzata dall'associazione Pro Castellabate, con il patrocinio del Comune di Castellabate e della Comunità montana Alento Montestella. Evento clou della rassegna è l'undicesima edizione di “Mo' vene Natale”, con 250 figuranti in costume nelle tre serate del 23 dicembre, 27 dicembre e 6 gennaio con inizio alle 19,30.
La regia musicale con quadri a percorso sarà affidata al centro studi e ricerca musicale “Atamusia” del maestro Gianfranco Marra con interventi dei musicisti etcnico-popolari “I figli del Cilento”, Paola Paradiso, Ciro Discolo, “Gli organetti del castello”, ‘U tamurro. Nelle tre serate saranno aperti al pubblico la Basilica romanica con un artistico Presepe, il Castello dell'abate (ingresso gratuito) e la preziosa collezione del Museo di arte sacra (biglietto: 1 euro).
Dalle 4 porte medievali i visitatori si immergeranno in un percorso articolato, attraverso le vie Guglielmo I Normanno, Margherita di Savoia, Piazza 10 ottobre 1123, Via Matteotti, Largo Stella Polare, Angolo Via Veliventi, Piazza Perrotti, Belvedere San Costabile, fino al castello dell'Abate. Tra vicoli, slarghi e portoni del borgo medievale i figuranti suddivisi in 30 scene faranno rivivere gli antichi mestieri: ci sarà il ciabattino intento a lavorare nella sua bottega, il falegname, lo stagnaro che salderà i manici delle pentole e i buchi aperti negli utensili di rame, il macellaio-chianchiere, ma anche i cestai, gli artigiani del legno e del ferro.
Per l'occasione rivivranno anche la pretura e la caserma dei carabinieri, attive a Castellabate fino agli anni '60-'70. Nella prima sfileranno davanti al pretore i casi della vita quotidiana, tra con maiali e capre sconfinanti o furti di galline, mentre i contadini e “ualani” (guardiani di terreni) difenderanno le proprie ragioni assistiti da avvocati azzeccagarbugli.
Tutto al femminile, invece, l'angolo delle lavandaie, che strofineranno i panni nei lavatoi utilizzando sapone rigorosamente fatto in casa, e la postazione delle massaie intente alla preparazione di fusilli, scauratielli e zeppole.
Ancora, nel circolo dei cacciatori, tra gli odori del vino e la carne dei cinghiali in cottura, gli esperti fucilieri racconteranno le loro gesta cantando e bevendo.
Nella scuola serale, frequentata da allievi di età avanzata e un po' duri di comprendonio, una maestra ottantenne cercherà di far capire loro i conti e la geografia davanti alla lavagna e al mappamondo.
Nell'ufficio postale si potranno ammirare le antiche cartoline di Castellabate e del Cilento, i timbri, i fogli e le penne da collezione, che tracciano il ruolo delle Poste negli ultimi 100 anni.
Una gara di solidarietà si aprirà, infine, alla bancarella di ortaggi, allestita e animata dai bambini dell'Azione cattolica.
