Il 20 ottobre 2019 a Firenze nasceva il Coordinamento Nazionale Mare Libero (CoNaMaL), ora noto come Mare Libero, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul diritto all'utilizzo gratuito del mare, considerato un bene comune. Questa iniziativa nasceva dalla consapevolezza che molti italiani ignorano che la spiaggia è un bene demaniale destinato all'uso comune. Purtroppo, molte concessioni demaniali marittime, ottenute senza gare, sono decadute solo il 31 dicembre 2023, nonostante la legge Bolkestein e la legge Draghi ne consentissero l'applicazione.
In questo contesto, alcuni comuni costieri hanno prorogato le concessioni fino al 2024, nonostante la mancata emissione dei decreti applicativi previsti per l'inizio del 2023. Tale decisione ha spinto Mare Libero a inviare atti di diffida a tutti i comuni che hanno optato per questa proroga, evidenziando i potenziali danni erariali causati dalla mancata messa a gara delle concessioni.
In particolare, su 10 atti di diffida inviati ai sindaci campani, ben cinque sono indirizzati ai comuni costieri del Cilento: Castellabate, Camerota, Sapri, Vibonati e Agropoli. Questa situazione solleva interrogativi sul livello di consapevolezza e interesse degli abitanti del Cilento riguardo ai beni comuni, specialmente considerando che il motto del Parco Nazionale del Cilento sottolinea la protezione della natura in questa subregione.
L'intervento di Mare Libero mette in luce l'importanza di difendere il diritto di tutti i cittadini all'utilizzo libero e gratuito delle spiagge demaniali, promuovendo una maggiore consapevolezza e tutela dei beni comuni marittimi.
C.STAMPA CoNaMaL